Pazzi di Jazz - ORCHESTRA DEI GIOVANI

Tommaso Vittorini
"Mesi addietro mi fu affidato il compito di dirigere un concerto tenutosi Lunedì 5 Maggio a Ravenna, in una Piazza del Popolo risultata gremita, l'Orchestra dei Giovani, il coro Swing Kids, il Laboratorio di Percussioni, assieme a Paolo Fresu e Ambrogio Sparagna. Un palco con 200 musicisti, un nutrito programma.
L'età dei musicisti sul palco andava dai 7 ai 13 anni, e neppure la presenza di vetusti servi della musica come me riusciva ad intaccare la media.

Ma non è l'età l'aspetto più interessante, bensì la sorprendente professionalità e sensibilità di questi meravigliosi studenti, che si sono sobbarcati molti giorni di faticose prove per arrivare preparati alla sera del concerto, quando sono passati dal giocare ad acchiapparella dietro il palco (fino a pochi minuti prima dell'inizio) ad una immediata attenzione e pronta risposta ad ogni gesto (appena seduti davanti ai leggii). Una metamorfosi svoltasi in una manciata di minuti che ha dissolto ogni preoccupazione tanto mia quanto dei loro insegnanti.

Sorpreso anche Paolo Fresu dalla capacità dei ragazzi di ambientarsi tra arrangiamenti piuttosto complessi per un ensemble così giovane. Le sezioni entravano ed uscivano, le dinamiche cambiavano, i colori si alternavano; e loro sempre dietro, attenti. Ad ogni attacco che davo trovavo occhi pronti, una cosa a cui le orchestre più navigate disabituano, perchè spesso relegano il direttore a un ruolo di pittoresco cubista.
Anche Ambrogio Sparagna, che nei due brani da lui diretti incitava i percussionisti con l'entusiasmo che lo distingue, raccoglieva lo stesso tipo di partecipazione.

Alla fine del concerto avrei voluto abbracciarli tutti, anche se erano troppi. Gli insegnanti, e i direttori delle percussioni e del coro erano stati presentati al pubblico, i ragazzi no - con un organico grande come due orchestre sinfoniche non sarebbe stato possibile. Ma alcuni di loro so che mi leggeranno qui, di altri conosco i nomi e il sorriso, e di molti di loro si può prevedere una vita fatta di musica e - come purtroppo sappiamo - anche di incerti.

So che per loro questa resterà un'esperienza ed un ricordo che li accompagnerà per molti anni a venire, sia che scelgano il difficile percorso della musica sia che lo lascino per diventare qualcos'altro. Ci tenevo a dire che sono onorato ed emozionato di averne fatto parte."

GRAZIE MAESTRO!